EUROPEE 2014
Alle urne per il Parlamento europeo
Il prossimo 25 Maggio l’Italia sarà chiamata alle urne per eleggere i 73 deputati che andranno a rappresentare il nostro Paese nell’emiciclo del Parlamento europeo. Gli eletti, in tutto 751, resteranno in carica per un mandato di cinque anni, fino al 2019.
La legge elettorale italiana in vigore per questa consultazione divide il Paese in cinque macroaree, dette circoscrizioni (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud, Isole): ogni circoscrizione eleggerà un numero di deputati proporzionale a quello degli aventi diritto al voto, stabiliti nell’ultimo censimento del 2011. Sulla scheda, ogni elettore o elettrice sceglierà, all’interno di una stessa lista, fino tre candidati: la terza preferenza dovrà necessariamente premiare un candidato o una candidata di sesso opposto rispetto agli altri, o alle altre, due. Risulteranno eletti i candidati con più preferenze appartenenti alle liste che avranno superato lo sbarramento del 4%.
Una mobilitazione per i diritti delle persone lgbti
“A far l’Europa comincia tu!” è la mobilitazione che Arcigay promuove, in collaborazione con Anddos e Ireos e con il sostegno di Osife (Open Society Foundation – Initiative for Europe), per aiutare le elettrici e gli elettori italiani a scegliere i “migliori candidati” tra quelli in corsa per un seggio a Strasburgo, quelli che, rispetto al riconoscimento dei diritti delle persone lgbti, hanno già mostrato o sono disposti a mettere in campo, un impegno serio e concreto. Non solo: la campagna vuole promuovere un contatto diretto tra l’elettorato e i candidati e le candidate, un vero e proprio modello di partecipazione alla politica che affida alle persone, alla loro analisi delle fonti raccolte ma anche alle proprie personali esperienze, un primo strumento di giudizio: “il rainbow factor”.

Cosa chiediamo
Ai candidati e alle candidate chiediamo di sottoscrivere la piattaforma in dieci punti elaborata da Ilga Europe per il quinquennio 2014/2019, agli elettori e alle elettrici di sostenere questo impegno firmando la nostra petizione.
La scelta migliore
La promessa siglata con Ilga è una delle informazioni che va a caratterizzare la scheda che abbiamo predisposto per i candidati e le candidate delle otto liste che intendiamo monitorare (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Nuovo Centrodestra – UdC, Lega Nord, Fratelli d’Italia-AN, L’Altra Europa con Tsipras, Scelta Europea – ALDE). Si tratta delle liste che intervengono di più nel dibattito politico italiano e che verosimilmente riceveranno una dose significativa di consenso, anche se in alcuni casi non sufficiente a superare lo sbarramento. In ciascuna scheda confluiscono tutte le posizioni espresse dal candidato o dalla candidata in tema di diritti delle persone lgbti, di laicità delle istituzioni, di diritto all’autodeterminazione e di contrasto alla violenza e alle discriminazioni. Gli elettori e le elettrici potranno consultare queste fonti ed esprimere il proprio consenso o il proprio dissenso, sollecitando direttamente il politico e contribuendo a determinare il “fattore rainbow” del candidato.
Attraverso questo monitoraggio dal basso si vuole far tesoro dell’opportunità offerta dal sistema delle preferenze (del tutto assente nelle elezioni politiche in Italia) e aiutare gli elettori e le elettrici, che in molti casi hanno già individuato il partito o la lista da sostenere, a scegliere il nome o i nomi che danno più garanzie rispetto agli obiettivi auspicati dalla comunità lgbti. Inoltre lo strumento, nella fase post voto, diventerà uno spazio di monitoraggio tematico dei 73 eletti italiani, attraverso il quale verificare la coerenza rispetto agli impegni presi.
Perché è importante votare
È grazie al recepimento della direttiva europea n. 78 del 2000 che in Italia esiste una legge contro la discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere sui luoghi di lavoro, la 216 del 2003.
Raccomandazioni e convenzioni europee sono inoltre state l’impulso fondamentale per l’istituzione dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (OSCAD), nato in seno alle forze dell’ordine proprio allo scopo di agevolare le persone che sono vittime di reati a sfondo discriminatorio.
Anche l’Unar, l’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica (UNAR), nasce dal recepimento di una norma sovranazionale, questa volta una direttiva comunitaria, tradotta con il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215.
Insomma: votare è importante, scegliere un’Europa migliore è il modo per costruire anche un’Italia migliore.
UN PATTO PER I DIRITTI
Ai candidati e alle candidate per il Parlamento europeo chiediamo di sottoscrivere la piattaforma COME OUT, un programma in dieci punti elaborato da Ilga Europe per il quinquennio 2014/2019 sul tema del riconoscimento dei diritti delle persone lgbti. La piattaforma è disponibile anche nella versione originale (inglese) e in altre lingue dei Paesi dell’Unione sul sito di Ilga Europe.
Mi impegno come membro del Parlamento europeo a sostenere l’uguaglianza tra tutte le persone in Europa e a difendere i diritti umani delle persone lesbiche, gay , bisessuali , trans e intersessuali (LGBTI).
Mi impegno a promuovere uguali diritti per le persone LGBTI sostenendo le seguenti azioni:
L’adozione di una strategia europea per l’eguaglianza LGBTI
Dotare l’UE di un piano d’azione contro le discriminazioni e per l’uguaglianza che le permetta di esercitare efficacemente e coerentemente i suoi pieni poteri a questo fine come già fa per combattere altre forme di discriminazione.
Far rispettare i diritti umani entro i confini dell’Unione europea
Assicurare l’adozione di una strategia interna sui diritti umani e la creazione di un meccanismo di monitoraggio per consentire all’UE di reagire alla violazione dei diritti umani entro i suoi confini e costringere gli Stati Membri a rispettare gli impegni presi in materia di diritti umani.
Completare la direttiva Ue anti-discriminazioni
Lavorare attivamente per l’adozione di un’esauriente legislazione antidiscriminatoria e per l’effettiva implementazione degli standard esistenti, anche attraverso la continuazione dei programmi finanziari dell’UE che permettano un’efficace azione per fare dell’eguaglianza una realtà nell’UE.
Combattere la violenza omofobica e transfobica
Lavorare attivamente per l’estensione della legislazione europea per combattere tutte le forme di violenza motivata dal pregiudizio e mobilitare tutte le agenzie UE per la protezione di tutte le vittime di violenza e la formazione degli ufficiali di polizia.
Promuovere una definizione inclusiva di famiglia nelle politiche dell’UE
Assicurare che la legislazione UE e le sue politiche siano inclusive delle famiglie LGBTI entro l’ambito delle competenze UE (come la libertà di movimento e il mutuo riconoscimento) e promuovere il rispetto e il riconoscimento dei diritti delle famiglie LGBTI.
Prendere la leadership nella tutela dei diritti delle persone trans
Essere leader nella richiesta di cancellare tutti i vincoli e le limitazioni al riconoscimento legale del genere delle persone trans che sono una chiara violazione dei diritti umani e sostenere attivamente l’UE nel continuare ad essere alla guida del movimento per la depatologizzazione delle identità trans.
Agire contro il bullismo nelle scuole
Mobilitare le istituzioni UE e gli Stati Membri per affrontare adeguatamente il fenomeno del bullismo, incluso quello omo-transfobico, attraverso i programmi e le politiche UE esistenti.
Affrontare discriminazioni disuguaglianze in ambito sanitario
Mobilitare le istituzioni UE e gli Stati Membri per rimuovere le bandiere esistenti al godimento effettivo dei diritti sanitari delle persone LGBTI, attraverso i programmi e le politiche UE esistenti.
Assicurare un’efficace protezione alle persone lgbti in cerca d’asilo
Assicurare che gli Stati Membri esaminino correttamente le richieste d’asilo delle persone LGBTI e sostenere le agenzie UE e le autorità nazionali nella piena implementazione della legislazione UE in materia di asilo.
Rendere l’UE leader mondiale nella battaglia per l’uguaglianza delle persone LGBTI
Assicurare che i diritti umani delle persone LGBTI al di fuori dell’UE rimangano una priorità nella politica esterna dell’UE stessa, comprese le politiche di allargamento e di vicinato, nelle sue posizioni in consessi internazionali e entro il suo supporto programmatico ai difensori dei diritti umani.
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